wizzRiparto insieme ai ragazzi, incerto ma fiducioso. Rimango più indietro quasi subito ma uno di loro mi aspetta. Procedere in compagnia aiuta a farsi coraggio, non è un gesto da poco, sono stato accolto da un bel gruppo. Poco più avanti si ferma, ma il tratto è in discesa e non riesco a rallentare in tempo per chiedergli cosa succeda, lo vedo mettere giù il cavalletto mentre gli passo a fianco, raggiungendo presto gli altri due componenti della carovana, fermi anche loro, ma che ripartono appena mi vedono: tutto ok.
La neve battuta in questo tratto rende le cose più semplici, parte del merito forse è anche della catena da auto, ma procediamo con cautela, incrociando qualche auto in direzione opposta. Impieghiamo quasi dieci minuti a coprire il chilometro che ci separa dall’inizio della salita vera e propria.
Il piazzale all’arrivo della pista da sci apre la vista sulle montagne vicine, tutto il resto è nascosto dalle nuvole e dalla neve che scende copiosa. Se dovessi scegliere un’immagine per definire un tempo da lupi userei proprio questa.
Nel parcheggio, qualche sciatore ripone gli sci in macchina, mentre noi ci raduniamo, formando un capannello con altre moto.
Non vedo l’ora di affrontare la salita, nell’incertezza di riuscire ad arrivare in cima. Saluto i ragazzi, dando l’arrivederci a più tardi, su al rifugio.
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