Libertà difesa da filo spinato elettrificato

Ci sono sei gradi sotto zero quando, dopo un’ora di viaggio, deviamo per Oświęcim, città più nota col proprio nome in tedesco acquisito durante la dominazione austro-ungarica. Parcheggiamo le moto per visitare quel che resta di uno dei luoghi più orribili della storia dell’umanità.
La scritta in tedesco sopra il cancello dà un’ironica rassicurazione quando vi si entra, non tanto per chi arriva in moto o in autobus come noi e gli altri turisti, ma in particolare al tempo in cui vi si giungeva dopo estenuanti ore di viaggio in treno sui vagoni del bestiame, stipati peggio delle bestie. Il lavoro rende liberi dice la scritta, ma il
sito è circondato da terribile filo spinato, collegato all’alta tensione per scongiurare qualsiasi tentativo di fuga.